mercoledì 2 ottobre 2013

Qui pro quo quotidiani

Il regno dell'oblio 
senza nome né memoria, 
avanza nell'ombra.

Arriva dalla carenza,
-ho scritto carenza- non, carezza
del tuo sguardo
che, senza frontiere,
invade e devasta l'anima 

Mentre nel tempio delle mie carezze,
si scioglie nettare nei calici per te
e brindano,
di nuova luce in sorgere,
maschere illuse.
***
@dfp*g. 2o13-o9-14





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