La vita è una continua ricerca di se stessi. Sviscerarsi per comprendersi e comprendere ciò che ci circonda. Raggiungersi e poi perdersi, per il gusto del ritrovarsi.
Blog personale di poesia e non solo
In questa notte incantata
sento la tua voglia d'amore.
Nell'abbraccio desiderato
al contatto di pelle
i turgori esaltati
sprigionano
lasciva sensualità.
In attimi di carezze profonde
le mani sfiorano all'apice
senza freni, coinvolti
nella frenesia fantastica
della passione
superiamo barriere e tabù.
Imbrigliati dai sensi
nel corpo e nell'anima
sussulti di piacere
salgono al cielo.
Lava di stelle c'invade,
cola, scivola su di noi
che, ansimanti, sorridenti
ci guardiamo negli occhi
e diciamo: ti amo!
***
dirittiriservati@donnafpgreeneyed 29-07-2011
Finge così completamente
che arriva a fingere che è dolore
il dolore che davvero sente.
Citazione di Fernando Pessoa
(da Autopsicografia, 1° aprile 1931, in Una sola moltitudine, a cura di A. Tabucchi e M. J. de Lancastre, Adelphi)[1]
Fernando Pessoa: (Lisbona, 13 giugno 1888 – Lisbona, 30 novembre 1935) è stato un poeta e scrittore portoghese.
1914=Crea gli eteronimi Álvaro de Campos, Ricardo Reis e Alberto Caeiro.
Scrive i poemi O Guardador de Rebanhos - il Libro dell'inquietudine e molto altro.
Poeti in rima, Scrittori in prosa,
Eccelsi Amanuensi
dell'arte dello scrivere
l'amano, senza di Lei
non possono sopravvivere
per loro è vita, la fanno sposa.
Vien dominata con sagacia
con eccellenza, eppur, non dà tregua
spazia senza confini va oltre.
Sonda, sprofonda negli abissi
più reconditi, carpisce sensazioni
d'oggi, di ieri, memorie, in emozioni.
S'innalza senza remore, librando
planando, virando, navigando,
scoprendo mondi ad altri sconosciuti.
S'esalta confermandola in ogni dove
abbozzando, componendo, creando liriche
elaborati, opere, odi da declamare.
Lemma, paradigma, semplici o composti
si ricercano, valutando, analizzando,
soppesando, apprezzandoli si scelgono
come perla e pietra preziosa,
per mettere in rima o
incastonare nella prosa.
Archetipo d'anelito, grezzo,
sfiorando con maestria s'elabora,
tagliando in diamante
d'infinite sfaccettature,
mettendo poi in luce.
Ed è per sempre.
Immortale!
Con codificata bussola, vola sino alla meta
l 'ambasciator senza alcuna pena.
Attraversa nuovi cieli d'onde intrecciate,
e supera mari calmi o tempestati
tra squarci di luce in bagliori accecanti
e boati assordanti, eco su onde.
Vola tra rivolte d'ogni natura e specie
se non oscurato, inibito dal potere.
In guerra, da soldato, fa il suo dovere.
Nei paradisi di pace o di pace apparente,
è veloce, quasi come la luce.
Quando arriva, l'annuncia il bit o un led.
Oasi di parole in sintesi, a volte fiumi,
in trasparenza di concetto e anima,
o chiaroscuri mistificati, Anonimi
d'allegorie e retorica farciti.
Di simboli: nike-vittoria alata
l'amore&psiche e l'araba infuocata.
Decadenza, in metafora d'appartenenza.
Messaggi subliminali a dritta e a manca
o tra le righe, invitano la psiche
inconsapevole o cosciente a banchettare
tra rime e prosa cullate da note musicate
d'analizzare , meditare, apprezzare
semmai si sappia leggere
vedere, ascoltare con il cuore.
E tra il dire, L'ESSERE ed il fare
c'è sempre di mezzo il mare...
Quanto sarebbe bello poter, realmente
comunicare, senza dover intuire
osando, azzardare ipotizzando.
Certo, è immenso piacere scrivere
e... parlare guardandosi negli occhi ?
Ma questa è un'altra storia,
...sarebbe reale(non virtuale)
***nota per il titolo= tre fave, per un sol piccione=
(pc+ internet+ posta elettronica) senza offesa ad alcuno
Emil M. Cioran= 1911- 1995- scrittore, saggista e filosofo rumeno- disse:
"Non si scrive perché si ha qualcosa da dire ma perché si ha voglia di dire qualcosa."
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oltre a : "Scrivere per non morire"
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Cavalco il vento indomito
che scorre nell'alchimia del giorno
senza ore,
articolando fluide panacee
per disintossicar perniciose idee
e rebus quotidiani, rubikiani*
a volte senza sorte.
A sera son sfinita
ma , ancora viva e
con te, vorrei librar la mente
ai quattro venti, spaziar nell'infinito
lasciandoci cullare, accarezzare,
eccitare insinuando,
in ogni punto cardinale
e catturare, l'emozione nel vento amico,
affinché sfiori,
stuzzichi con fremiti la pelle calda,
coccolandoci...
Armonizzi desidero e passione,
avvolgendoci...
Soffi ardore sulla folle tentazione
d'abbracciarci in presa d'amanti
sino all'oltre...nell'infinito!
Nota: *rubikiano*= neologismo poco diffuso, relativo al 'cubo di rubik'
L' anima oscillò su trapezi fluidi
tra bianche nuvole di sogni e illusioni.
Nutrita da Pandorea speranza,
bevve passioni in lirica d'emozioni
gustò musicali note ad oltranza
rubò riflessi di vita, di sole.
Travolse nell'estasi il cuore
e certa dei suoi forti sentimenti
volle gustare nettare di follia.
Stoica, sin al masochismo
incurante dell'incalzante apatia
in lontananza, attese...
e nel tramonto in giochi d'ombra,
vide l'imbrunire, del suo sentire.
Malinconica, s'accoppiò a
silenzi urlati, vuoti pieni
di solitudine in dimenticanza.
Svanì l'anelito di speranza.
Pur non volendo, nel suo inferno, finì.
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nota: Quando un amore non dà più attenzioni perchè, è in altre faccende affaccendato e trascura la, di lei anima, volutamente o involontariamente, la manda all'inferno.
Si dice: ' ma va all'inferno'.
Certo, non è per tutti così, fortunatamente.
A volte capita, come in questo caso.
Un pizzico d'ironia, non guasta.
Il ronzio delle zanzare distrae la mente
mentre il cuore punge e succhia il mio sangue
nel pensiero di te.
In banale serata da brezza cullata,
musicata dal frinire dei grilli
in singolar serenata,
mi sovrasta la notte di vago cobalto, striata
da scie di polvere di stelle e stella cadente.
Desidero l'incanto, Non essere stregata
da questa Regina indiscussa e
dal suo chiaro di Luna emozionante, suadente.
Ma, il pensiero divaga, vorrei averti vicino
per sfiorarti, sentire il calore del cuore
leggere il tuo sguardo adamantino,
il sussurro delle anime ascoltare
e baciarti.
Di giochi d'ombra in pennellate e dorati riflessi
è il crepuscolo ancor musicato
da bisbiglianti cinguettii dimessi,
di un tranquillo sabato appartato.
L'attesa e delicata brezza
rende tiepida, dopo la giornata assolata,
l'estiva serata.
Nell'aria profumata dai sapori in grigliata,
il vociare e risate per fantasie raccontate
girando salsicce, spiedini e costate
gustosamente assaporate, dall'allegra brigata.
S'accende la sera, tra il frinire dei grilli
ronzii di zanzare e il volar di falene,
mentre s'adagia Erse, lentamente,
benefica alla natura, dopo l'arsura.
Nell'imminente notte rigenerante
in sogni ma, temuta per trepidazione
paure o riflessione, il silenzio
amico o nemico, la fa da padrone.
E nel cielo cobalto, spruzzato di stelle
risplendente, troneggia Selene
romantica, seducente che unisce anime gemelle
e amanti di una notte. Lei, a tutti appartiene.
Nota: Erse= Rugiada, Figlia di Selene, avuta da Zeus.
Quanti IERI nell'iconografia di una vita
trattini e tratti oblunghi, rimarcano la via
di giorni attesi, legati in fili di seta
verde speranza, d'arcobaleno in scia
e stelle filanti o da coccarde liete
tra chiaroscuri goduti, ora remoti.
Uno, tra questi IERI, è rimasto uguale
nascosto in fondo al cuore in fibrillazione atriale
incatenato da carezze e sguardi che m'han cambiato.
Un giorno impolverato da sussurri, voci, canti
perplessità avvolte nell'enigma del domani
che ancor oggi, di qui, non è passato.
Volo tra le nuvole ispessite dalla nebbia,
grevi di pioggia triste, non acquiescente
chiedendomi il perché di questo feeling
che ingrato e rituale, seppur latente
tormenta, intrecciando tra onde la mente
sognando ed illudendo le speranze.
Rigirando come un calzino usato l'anima mia, mi son trovata nel deserto della malinconia, dove non sorge il sole. Solo sete di sapere, stanchezza, dolore. Sfruculiando tra intarsi di follia in trame logorate, sfibrate dall'usura solo polvere DIamante nessun riflesso di luce, scura. Difficile amare, per ottener abbracci di delusione.
Speranze vuote ! E' vano immaginar leggiadra spiccare il volo con ali riciclate di farfalla tra riflessi dorati, fruscii verde argentati petali di viole e corolle d'emozioni multicolori saziandosi di perle, in rugiada. Lunga è la strada e fragile il cuore. Stressante è, rintracciar l'amore per potergli dire: t'amo da morire ma, non morirò. @donnafpgreeneyed. o5-o7-2o11
E tu , chi sei anima che mi possiedi vaghi ed invadi ogni cellula di me. Sei angelo o demone?
Io mi son fidata di te. Tra mille ti cerco sei l'unico che vedo nella luce accecante di questo inferno abbagliante di tormenti ed estasi. Tu, la mia battaglia persa nella mia guerra santa per un sacro amore unico, imperatore del mio cuore. Tu, che accendi e spegni a piacere, stregandomi nell'estasi della mente, nel silenzio che tortura il pieno-vuoto della mia anima. Tu, il signore del mio tempo della mia vita spettinata e per me, dannato amore. @donnafpgreeneyed-o3.o3.2o11