lunedì 21 maggio 2012

E chi se ne frega, disse il mago alla strega


***
Da ormai troppo tempo
nell'aria echeggiano note stonate.
Pentagrammi sfasati
musicati da menestrelli
giullari di corti feudali,
di mercati del grano,
illuminati  da quel dio
che tutto può
tutto smuove,
fuorché le coscienze.

Maghi e streghe
...piangenti,
ridenti burattinai
ricchi di sostanze tossiche
acque reflue di intestini crassi
ingordi, intasati dalla stessa 
...avidità.
Servitori solo di se stessi
e simili-mercenari.
Distanti da ogni sorgente di luce,
freddi, accalorati calcolatori.
Fotocopie d'originali ...votati
all' ignavia, parassitoidi idiobionti.

 Tutti distanti...da principi 
tesi al democratico sentire
idealizzato...nel tempo che fu.

Additati,  nel cerchio di fuoco,
da fiaccati dei martiri ingrati
e d'umano sentire,
non s'avvedono.
Mescolando carte in gioco
barano clamorosamente
depistando l'occulto
colpiscono
al cuore
d'innocenti,
 del povero mortale.
Nell'indifferenza sacrale...
in piena sincronia
tutti in prima fila
...piangono?... 
Amen!
***
@dfp*g. 21-o5-2o12

Nessun commento: