scritto da G. Agamben.(Persefone-Kore, fra i miti greci,
per la sua intima connessione ai misteri eleusini,
più si legava al silenzio (il termine 'mistero'.)
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Nell'etere denso
ha danzato l'ambiguo.
Duplicità in tandem.
Sgranate e stonate litanie
tra 'ora et labora'...
Saccheggiato il tempo,
imprigionato il sogno, il senso,
rimescolato il gioco...
nell'attesa
d'un indicibile: ti amo.
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@dfp*g. 2o1oo2o4- S.14.o4.13