***
Nei frammenti di una lettera,
mi perdo.
mi perdo.
Labirinti ormai consunti
tracciati conosciuti, vissuti,
con zeffiro a favore e controvento,
confusi...
con stelle nel firmamento.
Sogni denudati, tramutati in delusioni.
Chiamati: destino.
Il cuore lo pretende
per farmi vivere...dice lui.
Se non...
quel senso di gran dolore vivo,
ormai inciso
che rinverdisce nella mente
che, rivendica se stesso;
il rispetto, il diritto di urlare,
di espandersi, di esplodere in me.
Quel senso,
che ti fa odiare l'anima
per aver creduto, vissuto
una parentesi, una fragile idea di felicità.
***
@dfp*g/-2o12-12-19/ S.1o-o4/13
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