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In giornata basita
nel fruscio del vento
ti sento
Forte! Chiaro!
Né l'ardire, né l'ardore
conosco.
M'accosto.
In penombra t'ascolto
Pierino,
un po' principe vispo
un po' coda di paglia
un po' rostro.
Sotteso
il tuo arco di dardi fornito
...a mo' di cupido,
mi fido? mi fido!
Quel giorno è passato...
Eh sì!
E' lontano quel giorno
...caro gheriglio.
Volevi un passaggio,
forse, solo un miraggio.
Un abbaglio
di Soli al meriggio
...dicesti!
Con voci sfumate in note
di lingue stonate, suonate, cantate
in cori esaltati,
di lingue stonate, suonate, cantate
in cori esaltati,
...esultanti...
Narrasti il sotteso:
'...assurdo, improbabile !'
Ed ora...pedala !
Ormai,
non conosco
né il principe né il rospo.
***