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M'avvicino a te mia poesia,
con animo semplice
con occhio chiaro, schietto nel getto
per contagiarti d'un sentimento.
Magari strano, incompreso, contestato
dal saggio buongustaio, dal fin palato.
Non ti consegno al tempo, per rapacità,
lasciando tracce d'impalpabili vacuità.
Coltivo grosse, grasse stelle nel firmamento
per quei momenti ingrati, di tormento.
Insaziabili, bulimici, famelici...d'amore
e di vissuto...con ardore.
Perché, solo di questo,
avrà sempre fame il cuore.
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@dfp*g.o7-o7-2o12
@dfp*g.o7-o7-2o12
