martedì 7 giugno 2011

Sperequazione di vita (mio personale concetto d'immoralità )


Ore 13- bollettino
di guerra...
incivile, immorale.


Sei operai in nobile
lavoro manuale
per quotidiano gravame
d'affrontare,
pagati con miseria,
indifferenza, incuria,
ci lasciano... la vita!
Chiamata 'morte bianca'
c'è differenza ?

Forse figli di un Dio
dimentico e dimenticato.
(qui ci vuole il rafforzato)
Che lascia nell'oblio
famiglie,
per leggi di mercato.

Speculare, in notizia,
e rovescio di medaglia
(o meglio dir: 'diritto')
l'uscita da una... vita
ben pagata
per entrare... in altra
d'operaio - d'intellettuale
bla bla bla
che,

A SUON DI MILIONI,


ha coinvolto guardoni
indecisi o compiaciuti
del suo dire e valore
in ideologie,
forse
condivise in teoria
ma svilite di realtà.

Certo non è una novità
in questo 'mondo'
che di sperequazioni vive
eludendo con volontà
l'equità,
per dar valore
a quel dio che domina, ghignando
di queste immoralità.


dirittiriservati@donnafpgreeneyed-o7-o6-2o11

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