venerdì 6 dicembre 2013

Palle di natale, filastrocca sociale




*


**

***

Ed ecco 
che, 
un bel mattino 
di sole dicembrino,
vagando per il mondo,
t'accorgi che, il girotondo,
schiva l'ingrato abisso reale
per plausi in scia, in corte regale.

e tutto ha: il valore del vapore...

Ed il sarcasmo s'accende e sale 
di rimbalzo, senza far scale, 
in punta di stella, fiondato dallo strale 
scoccato, dalla cantilena vocale 
di nicchia, su spartito corale
d'una strenna per natale.

Ma il mondo per ora 
è ancora tondo,
quanto spesso è gonfio e tordo,
quando Non vuol vedere;
cullandosi d'illusioni con piacere 
che, per tutti, Quel giorno sarà perfetto;
dettando allo scritto d'effetto:

Ognuno avrà per l'altro stima e l'atteso rispetto.
Una dose abbondante di pace, annunciata,
la briciola di pane-solidale, agognata,
la goccia di  felicità, dal fato rubata,
solo per  l'occasione, versata. 
(Poi ogni cosa, tolta, per esser riciclata.)

Pensando a Questo giorno, ogni giorno,
dovremmo esser seri; guardiamoci attorno.
Eviteremo d'ingannare la coscienza
e dell'altrui, l' intelligenza.
NON, barando sul sociale per convenienza 
che, per alcuni, è festività rituale, 
per altri, solo tradizionale. 

Facciamo che, il sentimento, sia almeno sincero.
Lasciamo ai clochard il diritto a campare. 
 Affidiamo lo spirituale e il fantastico
agli innocenti 
con il dovere di sognare  
e vivere lo splendore 
del Loro Natale.

***
dfp*g. 2o13-12-o5 /no!xs.

Nessun commento: