ELEVAZIONE.
Al di sopra degli stagni, al di sopra delle valli, delle montagne,
dei boschi, delle nubi, dei mari, oltre il sole e l'etere,
al di la' dei confini delle sfere stellate,
spirito mio tu ti muovi con destrezza e, come un bravo
nuotatore che si crogiola sulle onde, spartisci gaiamente,
con maschio , indicibile piacere, le profonde immensita'.
Fuggi lontano da questi miasmi pestiferi, va' a purificarti
nell'aria superiore, bevi come un liquido puro e divino
il fuoco chiaro che riempie gli spazi limpidi.
Felici chi, lasciatisi alle spalle gli affanni e i dolori che pesano
con il loro carico sulla nebbiosa esistenza, puo' con ala
vigorosa slanciarsi verso i campi luminosi e sereni;
colui i cui pensieri, come allodole, saettano liberamente
verso il l cielo del mattino ; colui che vola sulla vita e
comprende agevolmente il linguaggio dei fiori e delle cose mute.
venerdì 4 dicembre 2009 alle ore 4.19
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