che,
un bel mattino
di sole dicembrino,
vagando per il mondo,
t'accorgi che, il girotondo,
schiva l'ingrato abisso reale
per plausi in scia, in corte regale.
e tutto ha: il valore del vapore...
Ed il sarcasmo s'accende e sale
di rimbalzo, senza far scale,
in punta di stella, fiondato dallo strale
scoccato, dalla cantilena vocale
di nicchia, su spartito corale
d'una strenna per natale.
Ma il mondo per ora
è ancora tondo,
quanto spesso è gonfio e tordo,
quando Non vuol vedere;
cullandosi d'illusioni con piacere
che, per tutti, Quel giorno sarà perfetto;
dettando allo scritto d'effetto:
Ognuno avrà per l'altro stima e l'atteso rispetto.
Una dose abbondante di pace, annunciata,
la briciola di pane-solidale, agognata,
la goccia di felicità, dal fato rubata,
solo per l'occasione, versata.
(Poi ogni cosa, tolta, per esser riciclata.)
Pensando a Questo giorno, ogni giorno,
dovremmo esser seri; guardiamoci attorno.
Eviteremo d'ingannare la coscienza
e dell'altrui, l' intelligenza.
NON, barando sul sociale per convenienza
che, per alcuni, è festività rituale,
per altri, solo tradizionale.
Facciamo che, il sentimento, sia almeno sincero.
Lasciamo ai clochard il diritto a campare.
Affidiamo lo spirituale e il fantastico
agli innocenti
con il dovere di sognare
e vivere lo splendore
del Loro Natale.
***
dfp*g. 2o13-12-o5 /no!xs.
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