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Fiocchi di gelida ovatta
dal greve cielo argentato
scendono lesti tra le frasche,
una cascata di freschezza
illumina lo sguardo,
dietro l'angolo, il sole.
Ombre nel tempo imperlate
scivolano sull'iride
spegnendosi nel vuoto
e dal profondo infinito
emergono le certezze
dell'unica luce da seguire.
Essere se stessi,
travolti dalle intemperie,
paga.
Lo spirito libero da orpelli,
da ipocondrie assurde e
dall'ostracismo sociale
prosegue il suo cammino,
senza voltarsi intorno
vola, verso la sua meta.
***
@dfp*g. 2o14-o1-18
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